SCUOLA: LE COSE BRUTTE CHE NON TI ASPETTI!

by Arianna Arace

C’è un posto nel mondo che si chiama “SCUOLA” in cui risiedono tutte le tue più alte aspettative e riponi la tua più totale fiducia di quando sei un genitore e affidi ciò che hai di più caro nella vita: i tuoi figli.

C’è un posto nel mondo che si chiama “SCUOLA” e che talvolta ti può ferire come mai avresti osato pensare. Soprattutto se sulle ingiustizie subite si mescola e sovrappone una cultura dell’OMERTA’ di chi vede e sa, e non dice nulla.

I miei figli frequentavano la materna di una scuola paritaria, a pagamento. Riccardo l’ultimo anno prossimo al suo ingresso alle elementari, Adelaide al suo primo anno d’infanzia.
Tutto procedeva abbastanza tranquillamente, fino a marzo quando tutto è precipitato incommensurabilmente.

A seguito di alcune riflessioni personali, mio marito e io arriviamo a maturare una sofferta decisione che ci porta a scegliere un nuovo percorso formativo per nostro figlio Riccardo e di conseguenza a dirottare la nostra domanda di iscrizione verso un altro istituto della scuola dell’obbligo.
Una decisione che è nata ben aldilà dei termini istituiti dal Ministero dell’Istruzione, ma ancora fattibile e legittima. Come legittima, la nostra richiesta del nulla osta, negatoci in via ostruzionisca e purtroppo, non solo!

Aldilà di questo particolare, che piccolo non è, l’episodio traumatico che ha squarciato la serenità di un’intera famiglia e da cui tutto non sarebbe più stato lo stesso, ci ha travolti senza se e senza ma.

“CERCATEVI UN’ALTRA SCUOLA ANCHE PER ADELAIDE!”
Adelaide? Come Adelaide?

Avevamo già avuto modo di indicare che nostra figlia avrebbe continuato il suo percorso con la sua maestra e i suoi compagni, non era nemmeno lontanamente nel nostro animo di spostarla e inserirla in un nuovo contesto scolastico.

Portare via la bambina. Portare via la bambina perché la sua famiglia, con la scelta operata, non rientrava più nei valori di suddetta scuola.
Mio marito e io siamo rimasti attoniti, increduli di quanto le nostre orecchie avessero potuto udire, addolorati per quanto il nostro cuore sentiva.

Una scuola, una scuola dove tu pensi possano risiedere i più alti valori educativi, che si fa espressione delle più meravigliose intenzioni cristiane… manda via una propria bambina, macchiata dalla colpevolezza di una decisione presa dai suoi genitori per il fratellino più grande?
Non eravamo i primi a trovarci in una situazione simile, non eravamo i primi genitori ad avere due bambini iscritti a scuole diverse.

Una lacerazione interna, una profonda ferita e un trauma che col passare dei giorni ha assunto un aspetto grottesco e al di fuori di ogni morale e logica.
Una ferita che si è allargata e si è riempita di quell’assordante SILENZIO di chi conosce la verità e abbassa gli occhi per omertà, per paura.

Ma davvero una SCUOLA può chiudere gli occhi davanti a una BAMBINA CHE VIENE MANDATA VIA??

Davvero chi sa, vive serenamente di fronte a una decisione che non ha nulla di etico, morale… cristiano?

Davvero riesci ancora a trasmettere qualcosa ai bambini, quando ti macchi della stessa colpa? Tacere non rende onore.

Non posso fare altro che pensare che i bambini siano meramente dei numeri e che insieme alle loro famiglie rispondano solo a logiche opportunistiche e consumistiche.

E’ inutile che ogni giorno inizi con una preghiera, se nel tuo cuore celi una disfatta tale.

Che cosa vogliamo insegnare ai nostri figli? Che cosa insegnano ai nostri bambini?

Che quando eserciti la tua libertà di scelta, in maniera sacrosanta e insindacabile, divieni un essere sgradito, inopportuno, un reietto da cui diffidare e allontanare e su cui gettare lo spettro della maldicenza e della diffamazione?

Io insegnerò ai miei figli a essere onesti e a lottare sempre perchè i loro diritti non vengano mai calpestati e umiliati.
Insegnerò ai miei figli che le maldicenze hanno la stessa forza di un boomerang, se lo lanci devi essere certo di riafferrarlo saldamente prima che ti travolga e ti trascini in altre situazioni che non avevi preso in considerazione.

E insegnerò che il silenzio è il regno di chi non ha un’anima libera di poter scegliere ma schiava delle meschinità altrui.

La SCUOLA permette tutto questo, ed è una grande sconfitta per la nostra civiltà.

Diceva bene Martin Luther King:
“In questa generazione ci pentiremo non solo per le parole e per le azioni delle persone cattive, ma per lo spaventoso silenzio delle persone buone”.

Ci sono ancora le persone buone?

Non ho altra consolazione che pensare al fatto che non tutti i mali vengono per nuocere e che inconsapevolmente ho dato ai miei figli l’opportunità di poter ancora credere in un mondo migliore.

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